Fernando Zaccaria, con l’opera fotografica Semiosis caffè pittografico vince la quinta edizione di Fuori Fuoco. Classe 1970, fotografo, si divide tra New York e l’Italia, dove vive. La sua esperienza artistica inizia nel 2001 quando viveva nella grande mela. Il suo approccio alla fotografia come forma d’arte ha una esigenza filosofica; il fruitore rimane coinvolto nella ricerca del senso che compare solo in un secondo momento di riflessione come in un esercizio filosofico.
I tre scatti del mini-reportage (foto in alto) rappresentano tre di otto facce della caffettiera, fotografate senza alcuna alterazione. L’atto termodinamico – spiega l’autore – produce i segni accidentali, svincolati dall’azione umana, impressi drammaticamente sulla lastra. L’uomo, l’animale fisiologo e simbolico, è perseguitato da essi. Sono la sua gloria, il suo fardello. Una volta letti, accrescono l’enigma, quello di un caffè pittografico, ancestrale ed onnipresente. “Nei miei viaggi – dice – ho sempre portato con me una piccola caffettiera. La preparazione all’italiana del caffè e lo strumento utilizzato si sono fatti “rituale” di interazione”. Questa invece la motivazione della giuria: “Il tempo che passa e i movimenti di una vita raccontati attraverso le tracce di caffè lasciate nelle scalfiture delle pareti di una caffettiera. Un approccio pittorico che apre nuove letture della realtà”.

I tre vincitori di Fuori Fuoco 2018 sono stati proclamati sabato 27 ottobre a Modica, nel cuore della produzione Moak, durante la 17° Serata di Premiazione, condotta da Betty Senatore (Radio Capital).
Ospiti d’eccezione Le Sorelle Marinetti, i tre attori cantanti che hanno affiancato Arisa a Sanremo (2010) e Vinicio Capossela (in “Marinai profeti e balene”). Il trio vocale della canzonetta swingata ha riportato il pubblico negli anni ’30.
La giuria della V edizione di Fuori Fuori Moak – presieduta da Laura Serani (autrice e curatrice di prestigiosi festival internazionali di fotografia) e da Vicky Gitto (Direttore Creativo e Presidente Art Directors Club Italiano), Jacques Borgetto (fotografo), Marco Lentini (art director for[me]moak), Giovanna Calvenzi (photo editor) e Alessia Locatelli (critica d’arte contemporanea e fotografica) – ha poi premiato il 2° classificato Salvatore Zito – fotografo pubblicitario, 33 anni, di Siracusa – con l’opera “Recall eterne icone” (foto in alto). “Un lavoro – si legge nella motivazione – di grande classicismo che rimanda al tempo e alla storia dell’arte e della fotografia”.
Terzo posto assegnato all’opera “La danza degli aromi” (foto in alto) di Alberto Schettino – fotografo di Castellammare di Stabia, già finalista dell’edizione 2014 – per aver fotografato in tre immagini un’efficace scomposizione di un rito quotidiano.
Menzioni speciali per gli altri due finalisti presenti alla serata, Annalisa Ferrari (Cremona) con l’opera “Caffè” e Alessio Barilari (Roma) con “Il mattino ha il caffè in bocca”.
photo credits @adele_statello